L’odore acre della fine

Stasera ho visto passarmi davanti una vita e poco dopo rendermi conto dall’odore acre che respiravo, che quella stessa vita non c’era più…

Si… mi sono fermato al passaggio al livello a pochi chilometri da casa mia, c’era la sbarra abbassata e insieme ad altre auto, aspettavo il passaggio del treno.

D’un tratto accanto alla mia auto passa un uomo malconcio e barcollante, forse un barbone.

In un attimo, come in un film, lo vedo superare le sbarre, scivolare, sparire dalla mia vista, mentre all’improvviso a gran velocità passa il treno.

Un rumore sordo, un tonfo e poi tutti di corsa fuori dalle macchine, ci precipitiamo sui binari.

E’ buio, non si vede nulla e io incredulo in mezzo alla folla, dico: “Non è possibile, non si vede nulla, sarà riuscito a passare!”

Dopo poco passa un altro treno in direzione opposta, vola un lembo di stoffa, che lentamente ci passa davanti e poi si leva un odore acre e ripugnante che dà il voltastomaco.

Non sto a dirti come mi sento e credimi, di fronte a queste situazioni, non esiste PNL, non esiste tecnica che possa aiutarti. È il momento di lasciarsi prendere dall’emozione e dall’orrore.

Giusto il tempo di riprendersi un po’ e arriva l’ambulanza e poi le forze dell’ordine.

Ci chiedono di raccontare cosa avevamo visto, e improvvisamente di 20-30 persone che eravamo, rimaniamo soli io e mia moglie a fornire dati e generalità.

Possibile che neanche davanti all’orrore e alla morte si riesca a dare, tutti insieme, un piccolissimo contributo alla comunità?
Cos’è paura, egoismo?
Non penso di aver fatto niente di più di altri, niente se non quello che mi sentivo di fare. Non mi sento ne più bravo ne più figo di altri. Ma ho provato un profondo dispiacere nel vedere, sentire e percepire questo vuoto intorno alla morte di una persona.
Credimi, non so se sono nauseato soltanto dall’odore acre della fine…

Buonanotte.