La politica dei piccoli passi
Ciao,
se ti è mai capitato, di osservare una persona che tu ritieni “eccellente” in un determinato campo, e quindi una persona che, nel tempo, raggiunge i suoi obiettivi, avrai sicuramente notato che mette in atto pochi, essenziali e ripetuti comportamenti.
Si tratta sostanzialmente di semplici azioni e abitudini ripetute con una attenzione e una meticolosità che sfiora quasi la pazzia!
Eppure se ci pensi, i risultati dei grandi campioni sportivi o di coloro che noi chiamiamo “geni”, non sono frutto del caso, in particolar modo quando si tratta di risultati ripetuti nel tempo.
D’altra parte, per riuscire a mantenere la forte concentrazione e la focalizzazione sull’obiettivo, è necessario per noi umani, saper dividere, il nostro obiettivo, magari importante e impegnativo, in sotto obiettivi. Questo perché la nostra stessa natura, ci porterebbe a distrarci dall’obiettivo principale, indebolendo l’efficacia della nostra stessa azione. Anche noi, come gli animali, abbiamo bisogno di gratificazioni, abbiamo bisogno di “premi” che vadano a rinforzare i giusti comportamenti.
Di conseguenza se riusciamo a dividere il nostro obiettivo principale, in tanti piccoli obiettivi, potremo avere un doppio vantaggio:
– vedere l’obiettivo intermedio più “vicino” e di più facile raggiungimento
– e, raggiunto l’obiettivo intermedio, veder instaurarsi un meccanismo virtuoso di gratificazione e soddisfazione per aver raggiunto l’obiettivo, che ci sprona ad affrontare i prossimi passi.
Quindi seguendo la saggezza degli antichi romani puoi utilizzare il motto: “Divide et impera”, che nel campo dell’informatica definisce un algoritmo che divide in sottoproblemi un problema complesso per arrivare a risolverlo. La soluzione dei sottoproblemi, porta automaticamente alla soluzione del problema iniziale.
Nel tuo caso, nel nostro caso, dopo che hai definito il tuo obiettivo finale, dividilo in micro-obiettivi semplici.
1. Dimentica il tuo obiettivo iniziale! 😉
2. Lavora ogni giorno per raggiungere il tuo micro-obiettivo.
3. E dopo che l’hai raggiunto, goditi il tuo momento di entusiasmo e gratificazione.
4. Passa all’obiettivo successivo
5. Ritorna al punto 2.
Ti faccio un esempio:
Supponi che il tuo obiettivo è dimagrire, perdendo 12 kg, in 6 mesi.
Che fai? Smetti all’improvviso di mangiare e vai tutti i giorni a correre per un’ora?
Non credo proprio… Anche perché dopo 2 giorni saresti assalito dai morsi della fame e dalla stanchezza che ti mangeresti un bue intero!
Piuttosto potresti cominciare a ridurre le porzioni eliminando a poco a poco i grassi, e facendo attività fisica leggera con delle lunghe passeggiate o delle brevi corse a ritmi blandi.
A questo punto stabilisci il tuo obiettivo intermedio di perdere mezzo chilo a settimana e ogni sabato mattina ti peserai, senza più pensare all’obiettivo finale.
In questo modo ottieni un obiettivo facile da raggiungere, un’alta probabilità di successo e gratificazione e la possibilità ogni tanto di fare uno strappo alla regola mangiando qualche prelibatezza! 😉
Questo schema puoi applicarlo per qualunque obiettivo. E’ importante trovare degli obiettivi intermedi, dei piccoli passi da fare subito, semplici per evitare il rischio dello sconforto di fronte a difficoltà o fallimenti.
Pratica, pratica, pratica!
Lascia un commento e se ti interessa approfondire segui il blog abbonandoti gratuitamente o con facebook.
Un saluto
Salvatore