Essere leader, essere diversi!
Ciao,
stavo pensando, ripercorrendo i miei incontri professionali e le mie relazioni sociali, a quelle persone che ho considerato e considero veramente dotate di leadership forte e di grande carisma.
In particolare, in ambito professionale, mi sono tornate in mente due persone, che ancora oggi, in alcune situazioni cito e richiamo pensando a come si sarebbero comportati loro al mio posto.
Pur sapendo che ci sono dei criteri, quasi oggettivi, con i quali possiamo tutti noi individuare le persone che sono veramente dei leader, ritengo che ognuno di noi, poi in realtà, aggiunga a tali criteri, le proprie sensazioni, le proprie aspettative e nel nostro giudizio, siamo anche influenzati dall’ambiente e dallo stato in cui siamo.
Insomma, quello che sto tentando di dirti è che troverai molti libri che ti parlano di leadership, di come riconoscerla ecc. peccato però che una relazione tra persone è fatta anche di sensazioni che ci toccano, ci coinvolgono e ci influenzano nel nostro giudizio. E’ inevitabile.
Alla luce di questo, le due persone che ho identificato, finora nel mio cammino, come dei veri leader, prima di tutto sono degli elementi di rottura nel loro ambiente, diversi da coloro che hanno attorno, hanno un forte carisma che li fa “spiccare” e li differenzia dagli altri in modo netto.
Ad esempio, in un ambiente professionale dove ognuno rifugge dalle proprie responsabilità e quindi non decide, queste due persone, non solo si prendono la responsabilità di decidere, ma oltretutto lo fanno in modo veloce e perentorio!
In un ambiente dove difficilmente ottieni gratificazioni e complimenti, loro sanno quando e come complimentarsi e quando e come criticarti.
Voglio spiegarti questa cosa con un fatto che mi è realmente accaduto; ho lavorato a stretto contatto, per molto tempo con uno dei due leader di cui ti parlo, e a quel tempo, mi sono trovato a risolvergli molte grane sia interne all’azienda sia nei confronti dei clienti.
Tutte le volte che comunicavo la soluzione di un problema, lui non esitava a ringraziarmi, farmi i complimenti e a mezzo email, comunicava anche ad altre funzioni aziendali la buona soluzione del problema, riportando il mio nome.
Nel tempo, poi, ho avuto riscontro del fatto che anche in mia assenza, era solito lodarmi e apprezzare il mio lavoro con altri colleghi.
C’è stata poi una situazione molto critica, per la quale non sono riuscito nell’immediato a risolvere il problema ed arrivarono in azienda le lamentele scritte ed ufficiali di un cliente.
In quel caso, fui attaccato dal leader, anche molto duramente, ma apprezzai la sua lealtà perché espresse quelle critiche in privato e poi, a me solo, al telefono.
Quindi oltre alle “canoniche” qualità che deve avere un leader, io ritengo importante che sia:
elemento di rottura e cambiamento
elemento distintivo rispetto alla maggioranza
capace di decisioni pronte
ruolo di guida con capacità di essere un “pigmalione” per i propri collaboratori
leale
Aggiungo, provocatoriamente, che non è poi così importante che un leader eserciti un potere “ecologico”.
Personalmente non mi interessa che un leader utilizzi la propria leadership per il proprio interesse personale, l’importante è che sia capace di sviluppare l’azienda dove opera e permetta ai propri collaboratori di crescere di pari passo.
Queste le mie considerazioni personali sull’essere leader poi se vuoi approfondire l’analisi di alcune figure carismatiche puoi leggere “Lettere dai Leader” di Henry O. Dormann.
E comunque prova anche tu a domandarti se hai mai incontrato qualche vero leader e quali erano le caratteristiche che più ti avevano colpito e se vuoi lascia un commento!
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Un saluto
Salvatore