Il Leader secondo Passera

Ciao,
oggi ti riporto un articolo di Libero, a proposito del think tank Vedrò che si è tenuto a Drò in provincia di Trento.

Vedrò è il think tank voluto da Enrico Letta e Giulia Buongiorno, e l’occasione, molto importante è quella di discutere riguardo al leader del futuro.
Argomento sul quale, dopo gli ultimi avvenimenti politici, si comincia a discutere molto.

Personalmente trovo molto interessante che ci siano iniziative di questo genere, sono convinto che proprio in momenti di crisi economica e politica, sia molto importante porre l’accento sull’etica dei manager, sulla leadership del futuro, affinché la futura classe dirigente di questo paese sia in grado, veramente, di esercitare una Leadership “etica” e sia poi capace di esercitare un ruolo di guida, di vero e proprio Coach nei confronti dell’intero paese.

Che qualcuno si sia accorto di quali siano i veri problemi sia in ambito politico che aziendale?

Nella leadership cio’ che “fa la differenza” sono “l’attitudine al cambiamento e la capacita’ di guidarlo”, nonche’ “la capacita’ di immaginare soluzioni nuove”. Essere un leader vuol dire “riuscire a individuare cio’ che e’ bene comune”, portando a “condividere i sacrifici e anche i benefici”.

E “gestire il cambiamento vuol dire essere capaci di individuare obiettivi grandi e comunicarli”, avendo anche la “capacita’ di lavorare insieme e non contro”. Queste, secondo l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Corrado Passera, le caratteristiche che deve avere un leader.

Passera ha parlato questa sera alla platea di VeDro’, il pensatoio bipartisan riunito in questi giorni nella ex centrale elettrica di Fies, nel territorio comunale di Dro, in Trentino. Per Passera “non esiste una leadership buona e una leadership cattiva: la leadership va scelta in funzione di cio’ che si vuole fare. Se si vogliono fare determinate cose, serve un leader in grado di realizzarle e in grado di comprendere la complessita’ dei meccanismi che regolano la nostra societa’”.

[Libero news it]

Un saluto
Salvatore